I filtri d'aria industriali consentono di migliorare la qualità dell'aria nei luoghi di lavoro catturando una vasta gamma di particelle sospese nell'aria, come polvere, gas, vapori, fumi e microrganismi.
Offriamo un'ampia varietà di filtri per purificatori d'aria progettati su misura per adattarsi a qualsiasi ambiente e livello di concentrazione delle polveri. Tra i tipi di filtri più comuni ci sono i filtri flimmer (tra cui un filtro brevettato Zehnder), i filtri a tasche e i filtri compatti o HEPA.
I filtri Flimmer sono costituiti da migliaia di fibre di polipropilene che intrappolano elettrostaticamente le particelle. Rispetto ad altri tipi di filtri d'aria industriali, i filtri flimmer consentono il passaggio dell'aria trattenendo un volume elevato di polveri. Possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione con un filtro a tasche o compatto.
Tecnologia brevettata: FlimmerM® è la nostra soluzione esclusiva che prevede l'utilizzo di un filtro flimmer in fase di prefiltrazione e un successivo stadio di filtrazione con un filtro a sacco o compatto, garantendo una maggiore longevità del filtro.
I filtri a tasche, conosciuti anche come filtri a sacco, si distinguono per l'elevata capacità di trattenere la polvere rispetto ad altri tipi di filtri.
La denominazione "a tasche" deriva dalla struttura del filtro, composta da diverse fasce morbide adiacenti che catturano le particelle sospese nell'aria, filtrandole efficacemente. Possono essere utilizzati da soli o in combinazione con altri filtri, sia come prefiltrazione che in fasi successive
I filtri d'aria industriali compatti sono disponibili in varie classi di filtrazione, che vanno dai filtri per le particelle più grossolane ai filtri HEPA in grado di catturare particelle ultrafini, comprese quelle chimiche, biologiche e radioattive.
Possono essere combinati con altri filtri per raggiungere livelli di filtrazione estremamente elevati, fino alla classe HEPA 14.
Un sistema di filtri d’aria industriali con filtrazione a più fasi offre vantaggi significativi in termini di efficacia nella cattura di particelle, longevità, flessibilità, efficienza energetica e capacità di assorbimento delle polveri.
Quando si tratta di catturare le particelle sospese nell'aria, le classi di filtrazione giocano un ruolo cruciale. Con l'introduzione dello standard EN-ISO 16890 nel 2016, in sostituzione dello standard EN 779:2012, sono state introdotte quattro nuove classi per i filtri d’aria industriali: Coarse, ePM 10, ePM 2,5 ed ePM 1. I filtri "Coarse" trattengono meno del 50% delle particelle più grosse, mentre i filtri ePM 1 sono progettati appositamente per catturare particelle sottili (PM1) e microrganismi.
La dimensione delle particelle da filtrare è la metrica più importante da considerare, indicata in PM (particolato). Ad esempio, un filtro di classe ISO ePM10 80% è in grado di filtrare l'80% di tutte le particelle di tipoPM10.
ISO 16890 e ASHRAE 52.2
Lo standard ISO 16890 è universalmente riconosciuto per la classificazione dei filtri d’aria industriali. Introdotto nel 2016, sostituisce il precedente standard EN779:2012. Per essere conforme a tale standard, il filtro di un purificatore d'aria deve essere in grado di filtrare almeno il 50% delle particelle di una determinata categoria di polveri sottili (PM). L'ASHRAE 52.2 è invece predominante negli Stati Uniti.
EN1822
La norma EN1822 definisce le classi di filtri per quelli molto fini (particelle ≤ PM1). Questo standard è utilizzato per la certificazione dei filtri EPA, HEPA e ULPA in Europa e negli Stati Uniti.