La silice libera cristallina, chiamata anche SLC, è un tipo di polvere dalle particelle estremamente sottili prodotta dal taglio, perforazione e frantumazione di materiali come argille, graniti e arenarie, che insieme costituiscono il 75% della crosta terrestre. Inalare la polvere di silice provoca gravi malattie, tra cui silicosi e cancro ai polmoni, e i depuratori d’aria tradizionali non sono adatti a filtrare le particelle sospese nell’aria.
– Fabrizio Cella, Responsabile HSE (Fonderie Palmieri)
L’esposizione alla polvere di silice libera cristallina è responsabile di 7.000 casi di cancro in Europa ogni anno.
Gli addetti alle attività di scavo, trattamento dei metalli, e lavorazione di materiali lapidei sono più a rischio.
I lavoratori delle fonderie hanno un rischio maggiore di inalare la polvere di silice libera cristallina sospesa nell’aria.
Il D.Lgs. n. 44/2020 ha incluso la polvere di silice cristallina respirabile nell'elenco degli agenti cancerogeni.
Oltre al cancro ai polmoni, l’inalazione di Slc provoca la silicosi e la broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Bastano pochi mesi di esposizione alla polvere di silice per sviluppare la silicosi, ma questa malattia incurabile spesso si manifesta solo dopo molti anni.
Le particelle di polvere di silice sono finissime e restano sospese a lungo nell’aria: se inalate, l’organismo non riesce a espellerle e si annidano nei polmoni. Basta il semplice movimento dei lavoratori per sollevare la polvere di silice, ma sono necessarie fino a 4 ore prima che le particelle si depositano: mentre restano sospese, il rischio di inalazione è altissimo.
Le particelle più fini, come quelle della polvere di silice, restano sospese più a lungo nell’aria aumentando il rischio di inalazione.
In Italia, il valore limite di esposizione professionale alla polvere di silice cristallina respirabile è di 0,1 mg/m³, con riferimento a un periodo di 8 ore. Lo stesso limite è in vigore nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, tra cui Belgio, Francia e Germania.
Il D.lgs. 44/2020 ha incluso per la prima volta la polvere di silice libera cristallina respirabile tra gli agenti cancerogeni o mutageni, recependo la direttiva comunitaria sulla protezione dei lavoratori dai rischi connessi all’inalazione di sostanza tossiche. I datori di lavoro sono tenuti a implementare tutte le misure necessarie per prevenire o ridurre l'esposizione dei lavoratori, come previsto dagli art. 224/225 del D.lgs. 81/2008.
Il mancato rispetto di queste disposizioni può comportare sanzioni penali e pecuniarie fino a 6.400€, sia per il datore di lavoro che per i dirigenti responsabili della sicurezza.
Le aziende che hanno a cuore la propria reputazione devono proteggere il loro asset più importante: i lavoratori. La salute sul luogo di lavoro è un diritto fondamentale, e mettere al centro il benessere e la felicità dei dipendenti garantisce un vantaggio competitivo. Fai la differenza: scopri le soluzioni Zehnder per la purificazione industriale dell’aria progettate per filtrare la polvere di silice libera cristallina.