Le malattie professionali rappresentano un grave problema per la salute dei lavoratori. Comprendere le cause e le soluzioni è fondamentale per migliorare la qualità della vita e la produttività sul lavoro. Ecco consigli e buone pratiche da conoscere.
Le malattie professionali, o malattie da lavoro, sono patologie causate o aggravate dalle condizioni lavorative.
I lavoratori possono sviluppare queste malattie a causa di esposizione prolungata a fattori nocivi come sostanze chimiche, polveri, rumori forti, stress fisico e psicologico, e posture scorrette. Questi fattori di rischio dipendono dal tipo di lavoro e dell'ambiente in cui si opera, nonché da quanto tempo il lavoratore è impiegato in un determinato tipo di impiego usurante.
Le malattie professionali che colpiscono i polmoni sono tra le più comuni e possono avere gravi conseguenze sulla salute respiratoria. Le principali includono:
Asbestosi: Causata dall'esposizione all'amianto, questa malattia provoca cicatrici nei polmoni che possono portare a difficoltà respiratorie e cancro polmonare.
Silicosi: Derivante dall'inalazione di polvere di silice libera cristallina, questa malattia cronica porta a infiammazione e cicatrizzazione dei polmoni.
Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): L'esposizione a polveri, fumi e sostanze chimiche può causare questa malattia, caratterizzata da una progressiva difficoltà respiratoria.
Asma occupazionale: Inalazione di irritanti come polveri, fumi e gas può scatenare o aggravare l'asma.
La dimensione delle particelle inalate gioca un ruolo cruciale nel determinare il livello di rischio per la salute respiratoria. Le particelle più grandi, di diametro superiore a 10 micrometri (PM10), tendono a depositarsi nelle vie respiratorie superiori, causando irritazioni e infezioni. Le particelle più piccole, come il particolato fine (PM2.5) e ultrafine (PM1), possono penetrare più profondamente nei polmoni, raggiungendo gli alveoli e entrando nel flusso sanguigno. Queste particelle sono particolarmente pericolose perché possono trasportare sostanze tossiche, provocando infiammazione, danni ai tessuti polmonari e aumentando il rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie.
La pelle è spesso esposta a sostanze irritanti e allergeni sul posto di lavoro. Le principali malattie professionali della pelle includono:
Dermatite da contatto irritante: Causata dall'esposizione a sostanze chimiche aggressive come detergenti, acidi e solventi, provoca arrossamenti, prurito e secchezza.
Dermatite allergica da contatto: Derivante dall'esposizione a allergeni come nickel, lattice e coloranti, questa malattia causa reazioni cutanee infiammatorie.
Ulcere da contatto: Esposizione prolungata a sostanze chimiche corrosive può causare ulcerazioni cutanee dolorose.
Il sistema nervoso può essere danneggiato da esposizioni prolungate a sostanze tossiche e stress. Le principali malattie professionali che colpiscono il sistema nervoso includono:
Neuropatie periferiche: Esposizione a sostanze chimiche neurotossiche come piombo, mercurio e solventi può causare danni ai nervi periferici, portando a debolezza, intorpidimento e dolore.
Sindrome del tunnel carpale: Movimenti ripetitivi e posture scorrette possono comprimere il nervo mediano nel polso, causando dolore e intorpidimento.
Disturbi cognitivi e stress: Lavori ad alto stress e esposizione a solventi organici possono portare a problemi cognitivi, ansia e depressione.
I disturbi muscoloscheletrici sono tra le malattie professionali più diffuse e possono influire gravemente sulla mobilità dei lavoratori. Le principali includono:
Disturbi muscoloscheletrici: Movimenti ripetitivi, sollevamento di carichi pesanti e posture scorrette possono causare dolori muscolari, tendiniti e sindromi da compressione.
Ernie discali: Sollevamento di carichi pesanti e posture scorrette possono causare la fuoriuscita di dischi intervertebrali, portando a dolore intenso e limitazione dei movimenti.
Artrosi: Lavori che richiedono sforzi fisici eccessivi possono accelerare l'usura delle articolazioni, causando dolore e rigidità.
La prevenzione delle malattie professionali è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare. La purificazione dell'aria gioca un ruolo cruciale in questo ambito, ecco quali sono i principali vantaggi:
Riduzione delle polveri e delle particelle sospese: Utilizzare sistemi di filtrazione dell'aria per rimuovere polveri, fumi e particelle nocive dall'ambiente di lavoro può ridurre il rischio di malattie polmonari e cutanee.
Eliminazione delle sostanze chimiche: I purificatori d'aria industriali possono rimuovere composti organici volatili (COV) e altre sostanze chimiche tossiche, proteggendo il sistema nervoso e la pelle dei lavoratori.
Miglioramento della qualità dell'aria interna: Un'aria più pulita riduce l'incidenza di malattie respiratorie e migliora il benessere generale dei lavoratori, contribuendo a un ambiente di lavoro più sano e produttivo.